Saw(2004)DvdRip
TRAMA:
Una stanza livida, sporca. Due uomini incatenati ai due lati, distanti, che non sanno perchè si trovano in quel luogo, e un corpo senza vita tra di loro, al centro di quello spazio spettrale. Una voce sconosciuta, attimo dopo attimo, centellina loro indizi, che svelano le loro identità, i loro segreti, il loro passato, schierandoli senza via di scampo l'uno contro l'altro.
Oggi il cinema horror vive un momento complesso, sia in termini di creatività (gli stereotipi del genere sono sempre in agguato e banalizzano gran parte dei film) che in termini di comunicazione, poiché la carica di violenza e di efferatezze che connotano i lungometraggi, sono oggetto di discussione soprattutto in relazione al pubblico giovane che ne è attratto e affascinato. È palese che tanto più le situazioni sono assurde e poco verificabili, tanto più l'evasione della realtà anche se densa di sangue, di atroci assassini, di serial killer, ha una valenza principalmente "positiva", forma di liberazione della tensione direttamente sul grande schermo. Quando però la violenza è gratuita, utilizzata non come mezzo narrativo, ma come semplice effettaccio, la sua giustificazione diviene difficile.
Saw - L'enigmista, è un film che ha fatto discutere, mettendo lo spettatore di fronte a posizioni mentali al limite, dirette alla semplice sopravvivenza, a cui si tende senza mezzi termini (si pensi ai protagonisti di Alive, costretti, per continuare a sperare, a mangiare carne umana, fra l'altro di persone amiche). Questo status mentale è nell'incipit dell'opera di James Wan, che costruisce un'ambientazione e un'atmosfera claustrofobiche, ponendo due uomini, uno di fronte all'altro in condizioni di impossibilità di agire. È qui che l'inquietudine di Saw - L'enigmista è vincente, sebbene estrema. Nel susseguirsi degli eventi, la sceneggiatura si trasforma e si perde nei canoni del genere, diluendo l'impatto e la forza iniziale in una storia di ordinaria follia, con una dose non indifferente di splatter. Qui si pone il dilemma di quanto un film debba venire valutato per gli elementi positivi, e quanto invece lo sviluppo della trama possa influire pesantemente sul giudizio finale.
Saw - L'enigmista, parte da un'ottima idea, su cui ha costruito la campagna di comunicazione, ma non è sufficiente per dichiarare che sia un'opera totalmente riuscita. Nel cinema, bisogna esplorare strade nuove, quando però si ha di fronte un bivio, scegliere quello giusto è un'impresa ardua quasi come la sopravvivenza.
TRAMA:
Una stanza livida, sporca. Due uomini incatenati ai due lati, distanti, che non sanno perchè si trovano in quel luogo, e un corpo senza vita tra di loro, al centro di quello spazio spettrale. Una voce sconosciuta, attimo dopo attimo, centellina loro indizi, che svelano le loro identità, i loro segreti, il loro passato, schierandoli senza via di scampo l'uno contro l'altro.
Oggi il cinema horror vive un momento complesso, sia in termini di creatività (gli stereotipi del genere sono sempre in agguato e banalizzano gran parte dei film) che in termini di comunicazione, poiché la carica di violenza e di efferatezze che connotano i lungometraggi, sono oggetto di discussione soprattutto in relazione al pubblico giovane che ne è attratto e affascinato. È palese che tanto più le situazioni sono assurde e poco verificabili, tanto più l'evasione della realtà anche se densa di sangue, di atroci assassini, di serial killer, ha una valenza principalmente "positiva", forma di liberazione della tensione direttamente sul grande schermo. Quando però la violenza è gratuita, utilizzata non come mezzo narrativo, ma come semplice effettaccio, la sua giustificazione diviene difficile.
Saw - L'enigmista, è un film che ha fatto discutere, mettendo lo spettatore di fronte a posizioni mentali al limite, dirette alla semplice sopravvivenza, a cui si tende senza mezzi termini (si pensi ai protagonisti di Alive, costretti, per continuare a sperare, a mangiare carne umana, fra l'altro di persone amiche). Questo status mentale è nell'incipit dell'opera di James Wan, che costruisce un'ambientazione e un'atmosfera claustrofobiche, ponendo due uomini, uno di fronte all'altro in condizioni di impossibilità di agire. È qui che l'inquietudine di Saw - L'enigmista è vincente, sebbene estrema. Nel susseguirsi degli eventi, la sceneggiatura si trasforma e si perde nei canoni del genere, diluendo l'impatto e la forza iniziale in una storia di ordinaria follia, con una dose non indifferente di splatter. Qui si pone il dilemma di quanto un film debba venire valutato per gli elementi positivi, e quanto invece lo sviluppo della trama possa influire pesantemente sul giudizio finale.
Saw - L'enigmista, parte da un'ottima idea, su cui ha costruito la campagna di comunicazione, ma non è sufficiente per dichiarare che sia un'opera totalmente riuscita. Nel cinema, bisogna esplorare strade nuove, quando però si ha di fronte un bivio, scegliere quello giusto è un'impresa ardua quasi come la sopravvivenza.
TRAILER UFFICIALE:
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