La banda dei babbi natale (2010) DvdRip
TRAMA:
Sorpresi a 'scalare' un edificio la notte di Natale, Aldo, Giovanni e Giacomo vengono arrestati e condotti davanti all'inflessibile commissario Irene Bestetti, impaziente di fare il verbale e di correre a casa a godersi in famiglia la Vigilia. Interrogato, il trio in abito rosso e barba bianca si racconta e confessa i propri affanni quotidiani. Aldo è un nullafacente col vizio per le scommesse e un amore sconfinato per Monica, esasperata dalla sua condotta, Giovanni è un veterinario irresponsabile con due matrimoni e due vite vissute tra Milano e Lugano, Giacomo è un dottore seppellito da dodici anni sotto il ricordo di una moglie defunta e corteggiato senza effetto dalla vitale (e vivente) dottoressa Elisa. Compagni di vita e di bocce, sbocciando e accostando, proveranno a dimostrare la loro innocenza e a vincere il trofeo natalizio.
Ancora una volta a Paolo Genovese riesce l'incantesimo e anche questa volta parla milanese. Dietro la scrivania un trio di Babbi Natale colti in flagranza di reato subentra ad Assuntina, bimba napoletana che boicottava la tradizione partenopea, gradendo idioma e panettone lombardo (Incantesimo napoletano). Dentro una Milano messa in note da Mina e ancorata al senso dello spettacolo da Genovese, Aldo, Giovanni e Giacomo ritrovano la via smarrita e qualche probabilità in più di capitare nei guai. Magari arrampicandosi lungo i muri di uno stabile per prodursi in un'estrema missione d'amore.
Emancipati finalmente dai loro cliché e invalidato il comico delle loro tradizionali gag, Aldo, Giovanni e Giacomo regalano al nostro Natale col loro Natale cento minuti di grazia scanzonata e di autentica felicità. Il regista romano riesce dove ha fallito Marcello Cesena (Il cosmo sul comò) e ha invece (ben) inteso Massimo Venier (con Chiedimi se sono felice e Tu la conosci Claudia?), eludendo bozzettismi caricaturali, rinunciando a tic ben collaudati e realizzando un impianto narrativo compiuto, che si risolve sciogliendo insieme alla neve i conflitti, le incomprensioni e il fermo.
La banda dei Babbi Natale si articola oscillando tra due diversi piani temporali: il presente e il passato, interrotto a sua volta dal sogno ricorrente di Giacomo, principe azzurro vedovo di Aurora e alla ricerca 'incosciente' di una nuova e bella addormentata. Ipocondriaci, svagati e cavillosi, Aldo Giovanni e Giacomo abitano una Milano spopolata e metafisica, mantenendo anche questa volta nella finzione i propri nomi reali e nutrendosi di cinema in un delirante mix che combina i fratelli Coen coi fratelli Wachowski e imbriglia le Iene di Tarantino.
Avvalendosi di comprimari superlativi, Angela Finocchiaro, Giovanni Esposito e Cochi Ponzoni sopra tutti, La banda dei Babbi Natale è una commedia garbata e di buona volontà che (ri)conferma l'esistenza di Santa Claus e di un trio in gamba.
TRAMA:
Sorpresi a 'scalare' un edificio la notte di Natale, Aldo, Giovanni e Giacomo vengono arrestati e condotti davanti all'inflessibile commissario Irene Bestetti, impaziente di fare il verbale e di correre a casa a godersi in famiglia la Vigilia. Interrogato, il trio in abito rosso e barba bianca si racconta e confessa i propri affanni quotidiani. Aldo è un nullafacente col vizio per le scommesse e un amore sconfinato per Monica, esasperata dalla sua condotta, Giovanni è un veterinario irresponsabile con due matrimoni e due vite vissute tra Milano e Lugano, Giacomo è un dottore seppellito da dodici anni sotto il ricordo di una moglie defunta e corteggiato senza effetto dalla vitale (e vivente) dottoressa Elisa. Compagni di vita e di bocce, sbocciando e accostando, proveranno a dimostrare la loro innocenza e a vincere il trofeo natalizio.
Ancora una volta a Paolo Genovese riesce l'incantesimo e anche questa volta parla milanese. Dietro la scrivania un trio di Babbi Natale colti in flagranza di reato subentra ad Assuntina, bimba napoletana che boicottava la tradizione partenopea, gradendo idioma e panettone lombardo (Incantesimo napoletano). Dentro una Milano messa in note da Mina e ancorata al senso dello spettacolo da Genovese, Aldo, Giovanni e Giacomo ritrovano la via smarrita e qualche probabilità in più di capitare nei guai. Magari arrampicandosi lungo i muri di uno stabile per prodursi in un'estrema missione d'amore.
Emancipati finalmente dai loro cliché e invalidato il comico delle loro tradizionali gag, Aldo, Giovanni e Giacomo regalano al nostro Natale col loro Natale cento minuti di grazia scanzonata e di autentica felicità. Il regista romano riesce dove ha fallito Marcello Cesena (Il cosmo sul comò) e ha invece (ben) inteso Massimo Venier (con Chiedimi se sono felice e Tu la conosci Claudia?), eludendo bozzettismi caricaturali, rinunciando a tic ben collaudati e realizzando un impianto narrativo compiuto, che si risolve sciogliendo insieme alla neve i conflitti, le incomprensioni e il fermo.
La banda dei Babbi Natale si articola oscillando tra due diversi piani temporali: il presente e il passato, interrotto a sua volta dal sogno ricorrente di Giacomo, principe azzurro vedovo di Aurora e alla ricerca 'incosciente' di una nuova e bella addormentata. Ipocondriaci, svagati e cavillosi, Aldo Giovanni e Giacomo abitano una Milano spopolata e metafisica, mantenendo anche questa volta nella finzione i propri nomi reali e nutrendosi di cinema in un delirante mix che combina i fratelli Coen coi fratelli Wachowski e imbriglia le Iene di Tarantino.
Avvalendosi di comprimari superlativi, Angela Finocchiaro, Giovanni Esposito e Cochi Ponzoni sopra tutti, La banda dei Babbi Natale è una commedia garbata e di buona volontà che (ri)conferma l'esistenza di Santa Claus e di un trio in gamba.
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